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MASSAGGIO RILASSANTE...RIFLESSOLOGIA PLANTARE
(Moderato da: segreteria.apodib, RUBY76)
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MASSAGGIO RILASSANTE...RIFLESSOLOGIA PLANTARE
Salve a tutti...vorrei aprire nella mia abitazione un "centro" massaggi. Premettendo che ho seguito diversi corsi di massaggio rilassante ed un corso di riflessologia plantare, vorrei sapere se, aprendo partita iva con codice ATECO e con la dicitura "servizi alla persona con esclusione del trattamento estetico", oltre al massaggio rilassante, posso eseguire la riflessologia...Ovvero la riflessologia plantare rientra nell'attività generica di massaggio non estetico?
Grazie per le preziose (per me) risposte che mi darete.
Iulia
Salve a tutti...vorrei aprire nella mia abitazione un "centro" massaggi. Premettendo che ho seguito diversi corsi di massaggio rilassante ed un corso di riflessologia plantare, vorrei sapere se, aprendo partita iva con codice ATECO e con la dicitura "servizi alla persona con esclusione del trattamento estetico", oltre al massaggio rilassante, posso eseguire la riflessologia...Ovvero la riflessologia plantare rientra nell'attività generica di massaggio non estetico?
Grazie per le preziose (per me) risposte che mi darete.
Iulia
31/01/2012 ore 19:43
Ciao,
se risiedi in Piemonte (ma anche in Lombardia) quello che ti piacerebbe fare è fuori legge perche da luglio 2011 non è più possibile effettuare autonomamente trattamenti di massaggio di qualsiasi tipo se non si è estetisti o fisioterapisti. Fino a pochi mesi fa, in assenza di regolamentazioni più precise, si sfruttava la lacuna legislativa che di fatto non vietava in modo esplicito di fare trattamenti (purchè non fossero estetici o terapeutici) a persone non in possesso dei requisiti previsti dalla legge. L’interpretazione era piuttosto “funambolica” ma poteva reggere. Con l’emanazione da parte della Regione Piemonte del BU29 del 21/7/2011 consultabile al link:
http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2011/29/siste/00000198.htm
le cose sono cambiate radicalmente poiché adesso viene detto in modo chiaro ed univoco chi e come può effettuare massaggi. Non ci sono interpretazioni da fare e le “scappatoie” non ci sono più. Ignorare le ultime disposizioni è come guidare la macchina senza patente: se non ti fermano e se non hai incidenti ti può andare bene per anni ma in caso contrario iniziano problemi grossi. Avere la partita IVA e dichiarare tutte le entrate di mette in regola sotto il profilo fiscale ma non su quello legislativo (sono due ambiti separati). Considera anche che se procuri un danno a qualcuno (può bastare un’allergia da olio) difficilmente l’assicurazione lo risarcirà e qundi dovrai farlo tu di tasca tua. L’unica possibilità è quella di aprire la solita “Associazione Culturale” ma anche questa soluzione sta diventando impraticabile perché è ormai noto a tutti che queste nella maggior parte dei casi sono solo modi all’italiana per aggirare l’ostacolo e i controlli stanno diventando capillari e severi.
Un saluto
Alessandro
se risiedi in Piemonte (ma anche in Lombardia) quello che ti piacerebbe fare è fuori legge perche da luglio 2011 non è più possibile effettuare autonomamente trattamenti di massaggio di qualsiasi tipo se non si è estetisti o fisioterapisti. Fino a pochi mesi fa, in assenza di regolamentazioni più precise, si sfruttava la lacuna legislativa che di fatto non vietava in modo esplicito di fare trattamenti (purchè non fossero estetici o terapeutici) a persone non in possesso dei requisiti previsti dalla legge. L’interpretazione era piuttosto “funambolica” ma poteva reggere. Con l’emanazione da parte della Regione Piemonte del BU29 del 21/7/2011 consultabile al link:
http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2011/29/siste/00000198.htm
le cose sono cambiate radicalmente poiché adesso viene detto in modo chiaro ed univoco chi e come può effettuare massaggi. Non ci sono interpretazioni da fare e le “scappatoie” non ci sono più. Ignorare le ultime disposizioni è come guidare la macchina senza patente: se non ti fermano e se non hai incidenti ti può andare bene per anni ma in caso contrario iniziano problemi grossi. Avere la partita IVA e dichiarare tutte le entrate di mette in regola sotto il profilo fiscale ma non su quello legislativo (sono due ambiti separati). Considera anche che se procuri un danno a qualcuno (può bastare un’allergia da olio) difficilmente l’assicurazione lo risarcirà e qundi dovrai farlo tu di tasca tua. L’unica possibilità è quella di aprire la solita “Associazione Culturale” ma anche questa soluzione sta diventando impraticabile perché è ormai noto a tutti che queste nella maggior parte dei casi sono solo modi all’italiana per aggirare l’ostacolo e i controlli stanno diventando capillari e severi.
Un saluto
Alessandro
07/02/2012 ore 17:23
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